Conferenza pubblica organizzata in occasione della Winter school "L’œuvre augmentée – entre passé et futur. Histoire de l’art, Sémiotique et Humanités numériques" (Academia Belgica / Villa Medici a Roma, 15-19 gennaio 2024).

Cosa significa accrescere un'immagine? Forse non semplicemente aggiungere parti, sempre più o meno omogenee con ciò che completano. Quasi inevitabilmente, allora, dovremo tornare all'idea dell'accrescimento come parte di un meccanismo di potenza, per cui le immagini sono sempre più di ciò che sono. Una decisione filosofica? Certo, ma è una decisione che assume tutta una dimensione storica e antropologica e riporta in superficie l'antico retroterra indoeuropeo dell'accrescimento come forza o potere, spesso divino, capace di essere messo in riserva e accantonato per azioni future. Questo, se seguiamo le magistrali analisi di Dumézil, è il modo in cui la divinazione a Roma - gli augures - è stata vista come una pratica di accrescimento, consacrando l'inaugurazione e la qualità di augusto. Riaprendo questo ricco dossier, dobbiamo notare la sua opposizione frontale al profetismo biblico, che si basava interamente su una visione interiore e non su un atto interpretativo che coinvolgeva il mondo e i suoi segni. Un dono del paganesimo romano al cristianesimo: alla fine è forse nei segni stessi (signa) che il cristianesimo nascente (principalmente in Sant'Agostino) e poi il Medioevo (attraverso la nozione di figura) hanno riposto questo potere accrescitivo, fino a moltiplicarli e incrementarli in modo davvero inaudito.

Bertrand Prévost è docente di storia dell'arte ed estetica all'Università Bordeaux-Montaigne. Ha pubblicato diverse opere sulla storia e la teoria delle immagini, dal Rinascimento all'arte contemporanea, tra cui La peinture en actes (2007); Botticelli, le manège allégorique (2011); Peindre sous la lumière (2013); Marqueterie générale, Hubert Duprat (2020).

Per prenotare contattare: info@academiabelgica.it